Il filo che lega tutto il mio lavoro è semplice da dire ma complesso da vivere: costruire contesti in cui le persone possano stare meglio. Che si tratti di un colloquio clinico, della progettazione di un servizio digitale, o della definizione di politiche professionali per la psicologia, il mio approccio parte sempre da qui: ascoltare, comprendere, tradurre bisogni in azioni concrete.

Come psicologo, credo che il benessere non nasca da soluzioni preconfezionate, ma da percorsi costruiti insieme, capaci di valorizzare le risorse delle persone e delle comunità.

Il mio impegno non si ferma alla pratica quotidiana. La politica professionale è parte integrante del mio lavoro: significa occuparsi delle condizioni che permettono a psicologhe e psicologi di operare al meglio, difendere i diritti delle persone che si rivolgono a noi e promuovere una cultura della psicologia basata su competenza, trasparenza e inclusione.

I valori che mi guidano sono chiari: rispetto, responsabilità, equità e apertura all’innovazione. Credo in una psicologia capace di dialogare con il presente senza perdere la propria radice umana, e in una professione che sappia guardare al futuro senza dimenticare la propria responsabilità sociale.